Tassa su Colf e Badanti? Il Governo è impegnato a trovare i soldi per la manovra e sta discutendo di nuovi balzelli.
Tra le proposte spunta adesso la tassa sulle colf o badanti che, in un Paese anziano come il nostro, significherebbe tassare un sacco di gente.
Infatti, tra le voci di “lotta all’evasione” comparirebbe anche un argine al sommerso per colf e badanti.
In pratica, le famiglie sarebbero tenute, oltre al versamento contributivo e alla retribuzione netta concordata con il lavoratore, anche a farsi carico di versare l’Irpef per il proprio dipendente.
Quindi, di fatto, a compilare la busta paga del badante, e trasformarsi in una specie di sostituto d’imposta.
Da destra a sinistra, è un coro di no all’idea del governo di trasformare le famiglie in sostituti d’imposta di colf e badanti.
La stretta sul sommerso di queste categorie rischia, secondo i datori di lavoro domestico, di tradursi in costi per le famiglie.
“Sarebbe intollerabile fare cassa a spese delle famiglie”, ha detto Assindatcolf, respingendo l’ipotesi, già ventilata in passato, di trasformare proprio le famiglie in sostituti d’imposta, dovendo cioè versare le tasse per conto dei propri dipendenti. Il comparto, ricorda l’associazione, “ha registrato all’Inps 850mila rapporti di lavoro ma stimiamo ce ne siano altrettanti in nero”.
In questo trambusto si avvicina una scadenza altrettanto importante per le famiglie.
Fino a giovedì prossimo, 10 ottobre del 2019, i datori di lavoro possono mettersi in regola a livello previdenziale pagando i contributi Inps di colf e badanti relativi al terzo trimestre del corrente anno.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it